Qualità e Sicurezza Alimentare

Nel settore vitivinicolo qualità e sicurezza alimentare non rappresentano semplici requisiti tecnici, ma elementi fondamentali per garantire fiducia, continuità operativa e accesso ai mercati più esigenti. Le cantine devono oggi rispondere a richieste sempre più specifiche da parte di organismi di controllo, GDO, clienti internazionali e consumatori, che chiedono prodotti sicuri, tracciabili, autentici e conformi agli standard internazionali.

Un sistema di gestione della qualità e della sicurezza alimentare ben strutturato permette all’azienda di controllare ogni fase del processo produttivo, prevenire potenziali contaminazioni, ridurre rischi igienico-sanitari e dimostrare affidabilità nelle relazioni commerciali. In un contesto competitivo come quello vitivinicolo, questo si traduce in un valore concreto: maggiore credibilità, più opportunità commerciali e migliori condizioni per operare nei mercati globali.

Accompagniamo le aziende vitivinicole nel percorso di adeguamento ai requisiti previsti dalla normativa obbligatoria e dagli standard volontari più diffusi a livello internazionale.

L’intervento si articola in tre aree principali:

• Formazione per sviluppare competenze interne e consapevolezza sulle prescrizioni normative e sugli standard richiesti.
• Consulenza personalizzata, orientata alla costruzione di un sistema di persone in linea con l’organizzazione, i processi e le caratteristiche della cantina.
• Audit interni, indispensabili per verificare lo stato di avanzamento e preparare l’azienda a ispezioni ufficiali, verifiche dei clienti e audit degli organismi di certificazione.

Grazie all’esperienza maturata in oltre vent’anni di attività nel settore vitivinicolo, il supporto viene sempre costruito su misura, con un approccio pratico e orientato a risultati immediatamente applicabili.

Le aziende che producono vino devono garantire che i propri prodotti siano sicuri, igienicamente corretti e conformi alle normative europee e internazionali. A ciò si aggiunge un contesto caratterizzato da:

• scandali alimentari e attenzione crescente alla salubrità,
• competizione elevata sui mercati esteri,
• maggiore sensibilità verso tracciabilità, autenticità ed etica,
• richieste stringenti dei grandi retailer internazionali.

In questo scenario, operare senza un sistema ben strutturato significa esporsi a rischi: esclusione dai principali canali distributivi, perdita di credibilità, contestazioni normative e possibili impatti sulla reputazione dell’azienda.

Al contrario, dimostrare conformità ai requisiti legislativi e ottenere certificazioni riconosciute diventa un passaggio essenziale per presentarsi sul mercato con autorevolezza e serietà.

HACCP – Obbligo di legge (Reg. CE 852/2004)
È il sistema di autocontrollo igienico-sanitario obbligatorio per tutte le aziende alimentari.
Serve a prevenire rischi per la sicurezza del prodotto attraverso procedure chiare, monitoraggi e registrazioni costanti.

BRCGS, IFS, FSSC 22000 – Standard GFSI
Richiesti soprattutto dalla GDO internazionale, si concentrano su:

• conformità strutturale degli ambienti di produzione,
• gestione del personale,
• sicurezza e legalità del prodotto,
• controllo dei fornitori e della catena di approvvigionamento,
• robustezza del sistema di gestione.

Sono indispensabili per accedere ai mercati che richiedono livelli elevati di affidabilità e sicurezza.

ISO 22000 – Sicurezza alimentare
Fornisce un quadro completo per identificare e controllare i pericoli legati agli alimenti, con un approccio integrato ai processi.

ISO 9001 – Qualità
Standard internazionale che garantisce la capacità dell’azienda di soddisfare costantemente le richieste dei clienti, migliorando organizzazione, processi e performance.

L’adozione di un sistema per la qualità e la sicurezza alimentare porta vantaggi tangibili:

• Conformità normativa e riduzione dei rischi di contestazioni e non conformità.
• Maggiore credibilità commerciale, soprattutto nei confronti di export, GDO e clienti strutturati.
• Processi aziendali più efficienti, con riduzione di sprechi ed errori.
• Miglioramento della gestione della sicurezza e della salubrità del prodotto.
• Possibilità di accedere a nuovi mercati e partnership.
• Ruoli, responsabilità e controlli più chiari, con maggiore stabilità organizzativa.

Il percorso si sviluppa in quattro fasi:

• Valutazione iniziale dell’organizzazione, degli impianti e delle pratiche già applicate.
• Progettazione del sistema, adattato ai processi reali dell’azienda.
• Implementazione operativa, con stesura delle procedure, supporto tecnico e formazione on the job.
• Preparazione alla certificazione, con audit interni, simulazioni di verifica e supporto nei rapporti con gli enti certificatori.

L’approccio è pratico, progressivo e orientato a mettere l’azienda nelle condizioni di mantenere il sistema nel tempo, non solo di ottenere la certificazione.

1. Quali sono gli standard più richiesti dal mercato?
IFS (soprattutto GDO dell’Europa continentale), BRCGS (mercati anglosassoni) e FSSC 22000 (Asia e mercati globali). Le ISO sono molto diffuse, ma richieste da canali diversi dalla GDO.

2. Su quali temi si concentrano questi standard?
Sicurezza, salubrità, legalità degli alimenti, controllo delle strutture, gestione del personale, catena di fornitura e robustezza del sistema di gestione.