È iniziato a Bruxelles il percorso politico del “Pacchetto Vino” messo a punto dal Gruppo di Alto livello – composto da direttori generali dei Ministeri dell’Agricoltura degli Stati membri dell’Unione e, durante la prima riunione, dai rappresentanti delle principali organizzazioni – voluto dalla Commissione europea e guidato dal commissario all’Agricoltura Christophe Hansen, che ha riscosso, nei mesi successivi alla sua prima presentazione, apprezzamenti positivi unanimi da parte delle varie componenti della filiera vitivinicola, italiana ed europea.
Su Il Corriere Vinicolo n. 18 del 2 giugno 2025 – in un servizio di Giulio Somma – un’analisi delle misure contenute nel Wine package e delle osservazioni che UIV, insieme al CEEV – Comité Européen des Entreprises Vins – porterà ai tavoli di confronto con le istituzioni europee.
«Il provvedimento rimette il vino al centro dell’agenda politica della Commissione» ha dichiarato Paolo Castelletti, Segretario generale di Unione Italiana Vini, al Corriere Vinicolo, sottolineando come la proposta, pur ricevendo una valutazione positiva nel suo complesso, presenti margini di miglioramento per rispondere con maggiore efficacia alle sfide del contesto geopolitico attuale.
«Ottimo lavoro di Hansen, la politica proceda rapidamente e in maniera costruttiva», è il commento di Marzia Varvaglione, presidente del CEEV. Per Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale del Comité, «il Pacchetto segna una svolta per il vino europeo: ora serve unità per difendere promozione e competitività».
