Giunte a Palazzo Grazioli da tutta Italia, lo scorso 18 novembre, le socie dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino si sono riunite a Roma per il III° Forum Mondiale delle Donne del Vino.
Il convegno ha visto anche la partecipazione da remoto di dodici delegate estere, esperte, produttrici e professioniste, in rappresentanza delle associazioni femminili del vino di dodici Paesi: Argentina, Australia, Austria, Canada, Cile, Cina, Croazia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Francia.
Al Forum si è discusso di vino e “rivoluzione dei consumi”, tra sostenibilità, giovani ed enoturismo. Sono state analizzate le tendenze globali del consumo di vino e condivise strategie volte ad affrontare le sfide e le opportunità del settore vitivinicolo internazionale, esplorando i mutamenti degli stili di vita, le nuove aspettative dei consumatori e il crescente ruolo delle donne quali protagoniste di questi cambiamenti.
Le nuove generazioni (ma non solo loro) – così è emerso dal dibattito e dai dati dell’indagine “Vino 5.0: la rivoluzione dei consumi” di Nomisma Wine Monitor presentata per l’occasione - premiano i vini sostenibili, autentici e biologici. Amano viaggiare, visitare le cantine, prediligono un packaging leggero e le innovazioni di prodotto, come ad esempio le edizioni limitate. Si sta così assistendo a uno switch dei consumi e ad un cambio della loro geografia. Nonostante una contrazione dei consumi in Europa, numerosi sono i paesi che oggi vedono “la luce” e appaiono in controtendenza; tra questi gli Stati Uniti, l’Australia e le destinazioni dell’Asia.