Vendemmia europea, dazi Usa e Mercosur: l’analisi di Ignacio Sánchez Recarte (CEEV)
Intervista esclusiva a Ignacio Sánchez Recarte, Segretario generale del CEEV, sul numero 27/2025 de Il Corriere Vinicolo: vendemmia 2025, riduzione del potenziale produttivo francese, calo dei consumi negli Usa, prospettive del Mercosur e il ruolo del Wine Package a Bruxelles.
September 15, 2025
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Vendemmia europea, dazi Usa e Mercosur: l’analisi di Ignacio Sánchez Recarte (CEEV)
La vendemmia europea 2025 non si legge soltanto nei numeri, ma anche nelle scelte politiche, economiche e strategiche che accompagnano i produttori del continente. A spiegarlo, in un’intervista esclusiva concessa a Il Corriere Vinicolo, è Ignacio Sánchez Recarte, Segretario generale del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV), che invita a guardare oltre le cifre aggregate e a riflettere sulle trasformazioni strutturali in atto.
Se da un lato i dati complessivi indicano un raccolto lievemente superiore a quello del 2024, dall’altro emergono differenze profonde tra i principali Paesi vitivinicoli. La Spagna paga il prezzo di eventi climatici estremi, con un calo che incide sui prezzi delle uve e sulla competitività dei rossi a livello internazionale. L’Italia consolida il primato di primo produttore mondiale. La Francia, invece, sceglie consapevolmente di ridurre il potenziale produttivo: rese più contenute in Champagne e oltre 20.000 ettari di vigneto eliminati tra Bordeaux, Languedoc-Roussillon e Sud-Ovest. Un segnale, sottolinea Sánchez Recarte, che racconta un orientamento strategico più che congiunturale.
Il quadro internazionale non è meno complesso. Negli Stati Uniti, pur restando un mercato centrale per l’export europeo, i consumi di vino sono scesi del 9% in cinque anni, toccando livelli che non si registravano da quasi un secolo. A questo si aggiungono i dazi del 15% e un contesto in cui anche la California, tradizionale motore produttivo, si trova a dover lasciare parte delle uve in vigna.
Lo sguardo del CEEV si rivolge quindi anche ad altre aree del mondo. In particolare al Brasile, protagonista dell’accordoMercosur: un mercato che presenta dazi ancora elevati e ostacoli culturali e organizzativi, ma che offre prospettive di crescita rilevanti nel medio-lungo periodo. Diversificare gli sbocchi commerciali, spiega il segretario generale, è oggi una necessità non più rinviabile.
Infine, a Bruxelles si discute di Wine Package: un insieme di norme che, senza la pretesa di risolvere da sole la crisi del settore, possono rappresentare un tassello importante per rafforzare la competitività delle imprese vitivinicole europee.
Realismo, prudenza e ricerca di nuove opportunità: sono queste le parole chiave che emergono dall’intervista di Fabio Ciarla a Ignacio Sánchez Recarte, pubblicata su Il Corriere Vinicolo n. 27 del 15 settembre 2025. Un contributo che offre chiavi di lettura preziose in un momento decisivo per il vino europeo
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